Manutenzione del pianoforte

Nella maggior parte dei casi i possessori non conoscendo bene il proprio strumento e non avendo avuto dal prorpio tecnico consigli in merito alla manutenzione dello strumento si trovano nella spiacevole condizione di dover affrontare spese di restauro che, con qualche piccola accortezza di sarebbero potute evitare.

I fattori da considerare per preservare nel tempo lo strumento sono 3 :  Umidità, collocazione e insetti.

L’umidità e il suo giusto tasso sono i fattori principali che deteriorano con il tempo (a volte nemmeno tanto) lo strumento. Il giusto tasso d’umidità è tra il 50 e il 65%

Il giusto inserimento del pianoforte nell’ambiente domestico è in stretta relazione al tasso d’umidità evitare quindi di mettere lo strumento vicino a termosifoni, evitare condizionatori d’aria, l’esposizione diretta alla luce solare.

Gli insetti che attaccano il legno o i feltri sono letali per la longevità dello strumento i più diffusi son i tarli e le tarme. I tarli procurano danni non solo estetici, attaccano mobile e nei casi più tristi anche delle parti più delicate (come il somiere). Purtroppo non esiste una prevenzione assoluta, tenete d’occhio lo strumento e se presentasse i tipici buchi che il tarlo crea contattate immediatamente il vostro tecnico di fiducia.

Le tarme procurano danni forse più devastanti ma rimediabili. Quest’insetti si nutrono di cotone, lana e quindi una volta dentro il pianoforte consumano cibandosene i feltri. Un buon sistema di prevenzione di quest’insetto è l’igiene, cercate di prendervi cura del piano e tenetelo sempre pulito.

Entrambi gli insetti depositano uova all’interno dello strumento.

Questa era un’idea generale… più avanti, tempo permettendo, cercherò d’approfondire l’argomento con post dedicati.

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