Domanda :
Gentile Maestro
gradirei, se fosse possibile, conoscere la data di fabbricazione del mio pianoforte ERARD con numero di matricola 57764 ed eventualmente una piccola storia su questa casa produttrice.
Un consiglio: ritiene sia opportuno far iniziare lo studio a mia figlia su questo strumento, oppure detto strumento potrebbe essere un capitale iniziale (vendendolo) per l’acquisto di un nuovo pianoforte.
La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente
Giuseppe.
Risposta :
Gentile Giuseppe, da quello che posso vedere dalla matricola il pianoforte risale al 1884, come probabilmente saprà è stata una delle più significative ed importanti fabbriche di pianoforti alla quale dobbiamo moltissime innovazioni tecnologiche.
Francamente le sconsiglio un approccio didattico su uno strumento così antico, per buone che siano le condizioni del pianoforte la risposta meccanica è molto diversa da uno strumento modero dubito che sia accordabile a 440 hz.
Per far iniziare è consigliabile un pianoforte più fresco e con una meccanica moderna.
le riporto qui di seguito una breve storia dei pianoforti Erard :Sebastian Erard è nato a Strasburgo il 5 aprile 1752. Si trasferisce a Parigi nel 1768 ed inizia una fase di praticantato in una fabbrica di clavicembali. Nel 1777 Erard ha fatto il suo primo pianoforte quadrato.
Sebastian convice successivamente il fratello raggiungerlo a Parigi e fondano nel 1779 la ” Erard & Cie. , S.P.”
I primi strumenti costruiti hanno ancora un’estensione di cinque ottave e le corde percuotono su bicordi.
Durante il periodo della rivluzione francese la fabbrica subisce un bursco arresto e si sposta a Londra. Nel 1802 si trasferirono a 189 Regent Street, e poi nel 1904 per 158 bis, New Bond Street, Londra.
Rientrato a Parigi intorno al 1802/3 Sebastian Erard si occupa prevalentemente della costruzione di arpe e registrando per questi strumenti numerosi brevetti, il più celebre, datato 1810.
Il più importante brevetto sul pianoforte di S. Erard è sicuramente l’invenzione di quello che è ancora oggi il fulcro delle meccaniche dei pianoforti a coda: il doppio scappamento.
Questo ingegnoso sistema è stato poi ulteriormente perfezionat da H.Hertz con l’ultilizzo di una molla posta nel cavaletto che facilita la risalita del martello.
Questo principio è stato poi perfezionato ulteriormente da W. Schimmel con la possibilità di registrare la molla stessa.
La saluto e rimango a disposizione nel caso avesse ancora necessità.
17 ottobre 2015 a 09:11
gent.mo
mi servirebbe risalire all’anno di fabbricazione del pianoforte di mio figlio. Blüthmann matricola 14303.
ringrazio anticipatamente per la disponibilità
benedetta rinelli
11 aprile 2018 a 09:09
purtroppo non ho trovato nessuna informazione riguardo questo pianoforte, mi dispiace moltissimo.