Hertzapoppin – Consulenza pianoforte a coda G. Rosler

18 novembre 2012

Consulenze pianoforti

Domanda:

Buongiorno,

fra i tanti siti e blog che ho visionato in questi giorni il suo mi è sembrato il più completo.

Siccome Lei mi è sembrata una persona molto preparata ma soprattutto onesta, ho deciso di inviarLe questa mail.

Mi chiamo Francesca, studiavo pianoforte. Ho preparato privatamente l’esame di terzo anno che non ho più dato causa adolescenza, lavoro, matrimonio, figlia… o forse queste sono solamente scuse per non ammettere la mia paura folle di qualsiasi esame. In ogni caso non ho mai smesso di amare la musica ed il piano. Avevo iniziato con un pianoforte a muro a noleggio, mentre dalla mia insegnate studiavo su uno steinway (bellissimo ed insostituibile nel mio cuore sia per il timbro che per la limpidezza del suono). Poi mi è capitata l’occasione di acquistare un vecchio pianoforte dell’amica di mia nonna. Io, con un pianoforte a coda, mi sembrava incredibile! Mi sono innamorata subito del suono limpido e squillante che si avvicinava di molto a quello del piano della mia insegnante. L’ho fatto accordare quando necessario, l’anno scorso ho sostituito una corda. Purtroppo a causa dell’incuria dei proprietari precedenti che hanno sostituito le gambe originali e lo avevano posizionato vicino ad un termosifone, e mia (a causa di spazi ridotti sono stata costretta a metterlo in taverna), il pianoforte ha subito delle forti variazioni climatiche e la vernice del mobile si è scrostata. La signora che lo aveva prima di me, lo aveva colorato con un pennarello… Insomma è un po malmesso. La tastiera è in avorio, 3 faccine sono staccate, 6 mancano. Il pianoforte è un Roesler matricola 8975 a due pedali.

Ora ho traslocato di nuovo e purtroppo non lo posso portare con me. Il problema è che senza piano non so stare, perciò devo pensare ad una soluzione. Anche la mia bimba ne sente la mancanza. Non so se venderlo ed acquistare un pianoforte verticale, oppure tenerlo e restaurarlo in un futuro (acquistando comunque un pianoforte verticale). La mia paura è di non trovare un sostituto con lo stesso suono… Lei mi saprebbe dare un consiglio? (purtroppo lo steinway non è nel mio budget). Lei mi sa dare una valutazione del mio Roesler? Io ne ho due completamente discordanti.

Le allego alcune foto e La autorizzo a pubblicarle se lo riterrà necessario.

Intanto La ringrazio infinitamente.

Cordiali saluti.

Risposta:

Salve Francesca,

grazie per la fiducia e la stima, spero di essere all’altezza delle sue aspettative.
Ho letto con attenzione la mail e ho visionato le immagini che mi ha mandato.
Sarò sincero, purtroppo il pianoforte ha subito diversi traumi ed e stato collocato in entrambi i casi in ambienti assolutamente inadatti, le spiegherò successivamente il perchè.
In questi casi per fare una perizia serie ed attendibile è fondamentale visionare lo strumento.
Innanzitutto per quale motivo son state sostituite le gambe? Per questioni semplicemente estetiche o per ragioni strutturali?
La collocazione dello strumento vicino a fonti di calore diretta (termosifone) provoca nel breve/medio termine danni assai gravi al pianoforte in quanto secca l’ambienta circostante e il legno di conseguenza si contrae, cause dirette sono l’impossibilità di accordare il pianoforte in quanto le caviglie che son conficcate nel somiere non riescono più a tenere la tensione delle corde e in secondo luogo la meccanica si “allenta” inizia ad esser rumorosa e i perni, sopratutto quelli dei martelli, diventano laschi e le placchette d’avorio si scollano. Insomma i danni posso essere anche molto gravi.
Il riposizionamento del pianoforte in taverna non è stata una buona idea (immagino non ci fossero alternative) in quanto, per definizione, la taverna è un posto umido… e l’umidità non fa bene al pianoforte, le corde si ossidano più rapidamente ed il legno tende a gonfiarsi bloccando la meccanica, le placche d’avorio possono scollarsi con più facilità ed la sonorità del pianoforte muta in quanto anche i feltri che ricoprono i martelli assorbono l’umidità circostante.
Il suo pianoforte è stato fabbricato tra il 1907 e il 1908, è un’anziano signore che non ha ricevuto le attenzioni che meritava, come le ho gia detto prima per rendersi conto dell’effettivo stato dello strumento sarebbe indispensabile visionarlo. L’accordatore che si prende cura del pianoforte non le ha mai detto nulla?
Vendere o restaurare? Non saprei cosa consigliarle… vendere uno strumento con problemi è difficile e svalutante, restaurare  potrebbe essere un’alternativa nel suo caso immagino molto costosa se lo strumento non tiene più l’accordatura e i problemi meccanici sono seri.
Dovrebbe farsi periziare (di persona) lo strumento da più tecnici e sperar di trovare qualcuno che riesca a consigliarla per il meglio.
Se potessi terrei comunque il pianoforte e cercherei di sistemarlo un pò alla volta…prima la meccanica,successivamente,se necessario la cordiera e poi la parte ebanistica, ovvero il mobile.
La fabbrica di pianoforti G.Rosler è stata fondata nel 1875 nella Repubblica Ceca, attualmente è stata assorbita dalla Petrof che ne continua la produzione.
Spero d’esserle stato d’aiuto.
Mi contatti pure in caso di dubbi.
Saluti, Francesco.
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Informazioni su Francesco

Insegnante e restauratore di pianoforte

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