Inaugurata il 27 settembre questa prima mostra romana dell’artista americano proseguirà fino alla fine del mese di ottobre alla Gagosian gallery di Roma.
Cito dal comunicato stampa ufficiale:
Gli straordinari pianoforti di Artschwager sostengono una confusione attentamente orchestrata tra
pittura e scultura e ci ricordano che siamo nel regno dell’arte e non nella realtà: i tasti bianchi hanno
dimensioni diverse (fa, sol e la sono più grandi rispetto a do, re, mi e si); alcuni pianoforti hanno due
pedali, mentre altri tre. Ognuno presenta furtivi giochi di parole visivi e cenni storico-artistici: dai
riferimenti alla storia dell’astrattismo….
Richard Artschwager nasce nel 1923 a Washington D.C. Ha studiato chimica, biologia e
matematica alla Cornell University, e arte informale con Amedée Ozenfant, un pioniere
dell’astrattismo. Nei primi anni cinquanta ha iniziato a lavorare come ebanista, realizzando semplici
mobili. In seguito ad un disastroso incendio della sua bottega alla fine della decade, inizia a creare
sculture usando lo scarto di materiali industriali, dedicandosi successivamente alla pittura, al
disegno, alle installazioni site-specific e a lavori basati sulla fotografia. La sua prima mostra ha
avuto luogo presso la Art Directions Gallery, New York nel 1959. La sua opera è stata oggetto di
importanti personali, tra le quali si annoverano Whitney Museum of Art, New York (1988); Centre
Pompidou, Parigi, (1989); Deutsche Guggenheim, Berlino (2003); Kunstmuseum Winterthur (2003). I
suoi lavori fanno parte di collezioni museali internazionali tra cui Museum of Modern Art, New York;
Art Institute of Chicago, Museum Ludwig, Colonia e Fondation Cartier pour l’art contemporain,
Parigi. La sua seconda retrospettiva “Richard Artschwager!” sarà inaugurata presso il Whitney
Museum of American Art il 25 ottobre 2012, e presentata nel 2013 in importanti spazi negli Stati
Uniti e in Europa.
30 settembre 2012
Storia del pianoforte