Hertzapoppin – Pianoforte Aymonino

26 giugno 2012

Consulenze pianoforti

Domanda :

Egregio Sig. Francesco
Ho acquistato un piano che mi porteranno a giorni a casa….. vorrei sapere che valore ha a girno d’oggi ….il piano e in discreto stato al livello di carcassa un pò da restaurare…. i tasti si presentano in buono stato ma sono da accordare il piano è verticale con due pedali ed è firmato ” Succ. re Aymonino” risale al primi del 1900 per il numero di serie non so che dirle appena arriva vedrò dove e scritto. Aspetto intanto la sua risposta spero di non averlo pagato troppo! Grazie Cordiali saluti Veronica

Risposta:

Gentile Veronica, dire se sia stato un buon acquisto o meno è cosa assai ardua senza la possibilità di visionare lo strumento, la invito a mandarmi,quando il pianoforte  le arriverà , delle immagini dello strumento. Potrò cosi darle informazioni più dettagliate. Certo è che è entrata in possesso di un pezzo della storia dei pianoforti italiani, vincitore di diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali Giacinto Aymonino inizia a Torino nel 1850 l’attività di costruttore di pianoforti producendo annualmente quasi 400 strumenti, porta avanti l’attività fino al 1910 creando s pianoforti  dal costo relativamente contenuto e di modesta qualità, specie se paragonati ai coevi tedeschi.

Il Riassunto dà anche conferma del fatto che il più impor-
tante stabilimento torinese di pianoforti del tempo era
quello di Giacinto Aymonino, che produceva oltre duecento
strumenti l’anno e impiegava trentacinque operai, alcuni dei
quali provenienti dalle più rinomate case parigine. Nativo di
Vestignè (Torino), Aymonino si era congedato dall’esercito
dopo le campagne del ’48, trasferendosi a Torino e dedican-
dosi dal 1850 alla fabbricazione di strumenti a tastiera. Dopo
otto anni di attività presentò all’esposizione del 1858 quattro
pianoforti verticali di diverso modello («l’uno a due corde, in
mogano, semplice e di bassissimo prezzo; il secondo di gran
formato a tre corde; i due altri metà-obliqui a tre corde di
piccolo e di grande formato»),51 riscuotendo lodi unanimi
per la qualità degli strumenti e il coraggio imprenditoriale e
ottenendo il massimo riconoscimento assegnato (la medaglia
d’argento) e il diploma di fornitore di Sua Maestà, da cui la
possibilità di fregiare i pianoforti con lo stemma reale.
A Firenze, nel 1861, la giuria lo premiò per i tre pianoforti
verticali esposti («uno a corde oblique del prezzo di lire
1400; uno a corde dritte del prezzo di lire 700; uno simile
con cassa di castagno naturale, che egli chiama pianino da stu-
dio, del prezzo straordinariamente mite di lire 380»), «note-
voli per buona voce ed ottime tastiere, da qualificarsi in tutto
per buoni strumenti, e degni di nota speciale per la mitezza
dei prezzi». Aymonino dichiarava all’epoca una produzione
annua di 235 pianoforti (su un totale di sei-settecento dei di-
ciotti espositori presenti), ma lamentava di essere obbligato a ”

provvedersi dei pezzi del meccanismo in Francia, non po-
tendo aver convenienza ad intraprenderne esso stesso la co-
struzione, finché non [avesse] raggiunto una fabbricazione di
500 piano-forti l’anno».52 Nominato Cavaliere dei SS. Mauri-
zio e Lazzaro, all’esposizione campionaria allestita nel 1871 a
Torino dalla Società Promotrice dell’Industria Nazionale (che
all’indomani dell’Unità sostituì in qualità di ente organizza-
tore la subalpina Camera di Agricoltura e di Commercio) fu
salutato da Corinno Mariotti – membro della giuria insieme
al liutaio Antonio Guadagnini e al pianista e compositore Pie-
tro Marini – come padre dell’industria pianistica ed ebbe il
diploma di primo grado,53 mentre all’esposizione industriale
milanese del 1881 e all’esposizione generale italiana di To-
rino del 1884 fu uno dei pochi a mettere in mostra, oltre ai
soliti pianoforti verticali, un modello a coda. Fornitore del
Liceo Musicale “Rossini” di Pesaro, morì probabilmente in-
torno al 1893-4.54

Cfr. A. Colturato, Un’ industria “troppo imperfetta”: la fabbricazione dei pianoforti a Torino nell’Ottocento, in”Fonti Musicali Italiane”, n. 12, 2007, pp. 167- 214

Diploma di primo grado, 1855 / Medaglia d’argento, Torino 1858 / Medaglia di bronzo, Firenze 1861 /  Diploma di primo grado, Milano 1871 / Elenco d’esposizione Parigi, 1867 / Medaglia d’argento, Torino 1878/ Esposizione Nazionale Milano 1881 / Medaglia d’oro, Torino 1898.

la saluto cordialmente ed aspetto altre immagini.

Francesco.

Questo slideshow richiede JavaScript.

accordatore pianoforte romapianoforte accordatore roma pianoforte manutenzione pianoforte roma restauro roma pianoforte accordatura pianoforte italiano restauro pianoforte restauratore pianoforte roma Accordatore pianoforte cassia pianoforte accordatore petrof romarestauro pianoforte perizia pianoforte verticale accordatore roma pianoforte trionfale accordatore pianoforte tuuscolana accordatore pianoforte appio consigli restauro pianoforte a roma prezzo accordatore pianoforte roma rasatura martelliera pianoforte accordatore roma prezzo pianoforte roma
, , , , , , , , , , , , , , , ,

Informazioni su Francesco

Insegnante e restauratore di pianoforte

Vedi tutti gli articoli di Francesco

Iscriviti

Iscriviti al nostro feed RSS e ai nostri profili sociali per ricevere aggiornamenti.

Non c'è ancora nessun commento.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: