Dopo un colpo d’occhio generale, una prima generica pulizia dello strumento al suo interno e la sistemazione della tastiera in avorio, inizio ora con la parte più complessa e delicata: lo smontaggio completo della meccanica e il successivo restauro.
La meccanica ha subito un radicale e completo restauro, con la sostituzione del 90% dei pezzi.
Il lavoro è stato estremamente lungo e complesso in quanto tutta la feltratura era stata compromessa dalle tarme.
I lavori svolti sono i seguenti:
-Smontaggio totale della meccaninca: Martelliera, smorzi.
-Sostituzione di tutta la feltratura (Panni vari, panno barramartello, panno scappamento, ecc.ecc.)
-Pulizia e rigenerazione del legno
-Rifacimento di alcuni perni martello
-Ricarica di tutte le molle
-Sostituzione complete dei feltri degli smorzi
-Sostituzione molle a spirale
-Lubrificazione asta degli smorzi.
-Lubrificazione pedale di risonanza
-Lubrificazione completa degli scappamenti
-Lubrificazione cucchiai smorzi
-Disossidazione perni e viti.
Questo è il lavoro lungo e delicato sulla meccanica.
Per quanto riguarda la martellielira, essa meriterà un più ampio discorso successivamente.. così come la registrazione.
……….per chi volesse approfondire qui troverà altre immagini
24 luglio 2011 a 17:20
Complimenti, mi piace i tuo nuovo blog 🙂 a proposito ne approfitto per chiderti aiuto, iscriviti e aiuta insieme a me greenpeace 🙂
http://www.vwdarkside.com/it/jedi/marco-lucera-239937
25 luglio 2011 a 10:43
ciao, ti ringrazio….
provvedo subito ad iscrivermi, 🙂
ciao
26 luglio 2011 a 13:56
Bellissimo intervento tecnico!!!
Grazie per le foto,solo così si passa dalla teoria alla pratica”virtuale”…
Salutissimi!!
saverio
29 luglio 2011 a 10:23
Grazie… come ti sembra il pianoforte?
Hai mai potuto provare un Bechstein?
30 agosto 2011 a 15:29
Mio figlio Christian,l’ha suonato la primavera scorsa,in un noto hotel di Stresa,era un pf a coda non ricordo la lunghezza nè il numero seriale,ma ricordo il dolce suono…
Un GRANDE PIANOFORTE…
Ciaooo
saverio
1 settembre 2011 a 11:19
Ciao Saverio, in effetti i pianoforti Bechstein sono tra i miei preferiti, sono in possesso di un verticale che per l’epoca ( 1901) ha delle particolarità meccaniche che lo rendono attualmente uno strumento di prim’ordine.
Possiede una meccanica con una specie di “doppio scappamento” o meglio, un tirantino di richiamo dello scappamento e una serie di smorzi supplementari alle corde dei bassi.
Pianoforti moderni si sognano queste perle!!
31 luglio 2011 a 08:56
Caro Francesco,come si progetta un pianoforte? da dove si inizia??
E’ solo una curiosità………..
GRAZIE Salutissimi
saverio
2 settembre 2011 a 09:29
Caro Francesco,vediamo se hocapito…il tirantino richiamo della leva di scappamento si riferisce al cavalletto? siccome ho una foto di tale cavalletto ho notato anch’io questa particolarità costruttiva,dove anzicchè utilizzare la famosa molla a “V” dove un ramo è la molla di ripetizione,e l’altro è quella del montante di scappamento…si vede,questo tirantino che è inperniato all’estremità della tangente di ripetizione e dall’altra estremità ha un gancio ove si inserisce il cordino del montante di scappamento….è giusto quello che ho scritto???
GRAZIE FRANCESCO
saluti
saverio
2 settembre 2011 a 17:23
Ciao Saverio… intendevo appunto il mio pianoforte verticale.. appena posso smonto la meccanica e ti faccio la foto.
Il funzionamento è simile a R2 Kaps ma secondo me migliore perchè non influisce sul tocco in quanto richiama solamente più velocemente lo scappamento senza appesantire con il tocco con la molla di ripetizione che il Kaps possiede.
2 settembre 2011 a 15:22
SCUSA Francesco ma ti riferivi al tuo pf verticale BECHSTEIN? perchè se è così io intendevo quello a coda,e comunque ho delle foto anche di questo azionamento…spettacolare..
Ciaoooooooo………………
saverio
2 settembre 2011 a 17:24
Appunto, mi riferivo al Bechstein verticale. 🙂